OLIO. SE LO BUTTIAMO: SIAMO FRITTI!
Una volta utilizzato in cucina, l’olio diventa un rifiuto da raccogliere e valorizzare e, molte attività di ristorazione (pub, fast-food, rosticcerie, pizzerie, mense pubbliche e private) e industrie alimentari si sono attrezzate per fare la raccolta di questi olii esausti per evitare che diventino una vera e propria minaccia per l’ambiente. Se dispersi, infatti, questi olii: a) sono nocivi per il sottosuolo poiché rendono inutilizzabili i pozzi d’acqua potabile - anche se versati in un luogo lontano; b) sono nocivi per la flora poiché impediscono alle radici l’assunzione delle sostanze nutritive; c) sono nocivi per gli specchi d’acqua, fiumi, laghi, mari poiché ostruiscono l’ossigenazione e compromettono l’esistenza delle necessarie flora e fauna; d) bloccano, infine, il corretto funzionamento dei depuratori. Per evitare che accada tutto questo e per facilitare la differenziazione e la valorizzazione dei rifiuti - in modo tale da essere d’aiu