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Legambiente censisce 783 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, l'84% è plastica L'indagine Beach Litter 2021 è stata realizzata dai circoli locali di Legambiente su 47 spiagge in 13 regioni, per un’area totale di 176.100 metri quadri Sulle nostre spiagge c'è una media  di 783 rifiuti ogni 100 metri (di plastica nell'84% dei casi), numero che supera di gran lunga il valore soglia o il target di riferimento stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, ossia  meno di 20 rifiuti spiaggiati ogni 100 metri lineari di costa.  E tra questi rifiuti si trovano frequentemente anche guanti monouso e mascherine (in più di due spiagge su tre). È quanto rileva  l'indagine Beach Litter 2021, realizzata dai circoli locali di Legambiente su 47 spiagge in 13 regioni  (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto). Sono stati censiti 36.821 rifiuti ...
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In Italia aumenta il riciclo e il recupero di plastica L’Unione europea e l’Italia per ridurre l’inquinamento sia su terra che nei mari hanno cercato attraverso provvedimenti di incentivare la riduzione della produzione di imballaggi di plastica e aumentare il riciclaggio ecosostenibile. Secondo  PlasticsEurope , nel 2019 l’Europa ha prodotto 58 milioni di tonnellate di plastica. Un valore alto, pari al 16% della produzione globale, ma che rispetto al 2018 è calato del 3% Da anni la produzione di plastica è una questione centrale nel dibattito sulla tutela ambientale. Si tratta infatti di un materiale riconosciuto come dannoso, sia per la salute dell’uomo che per l’intero ecosistema di terra e di mare. La plastica rilascia sostanze chimiche nocive per la salute dell’essere umano e dannoso per la biodiversità. Infatti, i rifiuti plastici vengono smaltiti in frazioni microscopiche, le cosiddette “microplastiche”, ossia delle micro-particelle di dimensioni inferiori ai 5 mm. Queste ...
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Italian green road award 2021 Sono aperte le candidature delle ciclovie in tutta Italia. Le regioni possono candidare fino a due vie verdi Si sono aperte l’8 aprile le candidature per Italian Green Road Award 2021, sesta edizione dell’Oscar italiano del cicloturismo. Il premio viene assegnato alle “vie verdi” di quelle regioni italiane che si sono distinte nell’attenzione al turismo “lento”, valorizzando i percorsi ciclabili completandoli con servizi idonei allo sviluppo del turismo slow. Il premio si svolge in un momento d’oro per la bicicletta, sia in termini di vendite , sia per l’andamento in crescita del cicloturismo   che, come succede all’estero da anni, può diventare una risorsa importante per la nostra economia e lo sviluppo dei territori. Proprio in questa ottica, l’invito spedito alle Regioni – che possono candidare fino a due vie verdi – si pone un duplice obiettivo: da una parte stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti, dall’altra promuov...
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  Covid: come smaltire i rifiuti della pandemia Mascherine e guanti. A partire da marzo 2020, gli italiani hanno preso dimestichezza e familiarità con i    cosiddetti  dispositivi di protezione individuale , che permettono di evitare il contatto interpersonale nelle occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.  In previsione di un notevole incremento dell’utilizzo delle mascherine e un conseguente incremento della quantità smaltita dopo l’uso, oltre ad un contestuale incremento nel consumo e nello smaltimento di guanti monouso, il gruppo di lavoro “Ambiente-Rifiuti COVID 19” dell’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato a maggio 2020 le “ Indicazioni ad interim su gestione e smaltimento di mascherine e guanti monouso provenienti da utilizzo domestico e non domestico”. In particolare, vengono individuate  procedure per 3 tipologie di rifiuti da smaltire :  1) mascherine e guanti monouso pr...
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INCHIESTA PETROLIO IN BASILICATA L’Eni condannata per traffico illecito di rifiuti nel centro Oli di Viggiano. Un segnale importante in nome del popolo inquinato. Legambiente: “ Chi ha inquinato e chi non ha controllato ora deve pagare. La condanna ad Eni è un segnale importante in nome del popolo inquinato. La Val D’Agri è stata ferita per anni da una insensata corsa al petrolio, ora si definisca una strategia d’uscita dalle fonti fossili puntando ad una riconversione 100% rinnovabile del sistema energetico ” “Chi ha inquinato e chi non ha controllato ora deve pagare in nome dell’ambiente e del popolo inquinato. La notizia della condanna di Eni, il più grande gruppo industriale italiano partecipato dallo Stato, per organizzazione di traffico illecito di rifiuti in un processo in cui siamo tra le parti civili – dichiara  Stefano Ciafani , presidente nazionale di Legambien te – conferma quanto la nostra associazione denuncia ormai da tempo in Val D’Agri, in Basilicata, dove negli an...
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                                  Ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore.
  Fauna selvatica a rischio: negli ultimi 40 anni si è ridotta del 60% Perdita di habitat, crisi climatica, inquinamento, eccessivo sfruttamento delle riscorse e specie aliene invasive minacciano pesantemente la biodiversità anche in Italia. Legambiente pubblica un nuovo report nella Giornata mondiale della fauna selvatica   Anche in Italia, Paese che ospita circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo di tutte le specie animali attualmente presenti in Europa, la biodiversità è sotto costante minaccia. Le cause di questo fenomeno sono molteplici: dalla perdita di habitat alla crisi climatica, dall’inquinamento diffuso all’eccessivo sfruttamento delle riscorse, dall’attività antropica ai crescenti impatti delle specie aliene invasive. A inquadrare il tutto è il nuovo report di Legambiente  “Fauna selvatica a rischio” , pubblicato oggi in concomitanza con la  Giornata mondiale della fauna selvatica . Il report analizza 12 specie a rischio e di elevato valore co...
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  SERVIZIO CIVILE LEGAMBIENTE LAURIA GIOVANI ENERGIE IN CIRCOLO L’obiettivo del progetto è favorire la diffusione di stili di vita orientati alla sostenibilità e di un approccio “critico” ai consumi. I volontari in servizio civile sono impegnati nell’affermazione di un modello circolare di gestione dei rifiuti, con particolare attenzione alla riduzione dei rifiuti, e promuovendo l’attivare cicli economici virtuosi Al link di seguito tutte le informazioni necessarie https://scn.arciserviziocivile.it/visprog.asp?idp=95078
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  Le proposte per una ripartenza post-pandemia in chiave green Fase 2 in Basilicata, 7 proposte utili per far ripartire l'economia e creare posti di lavoro tenendo insieme tutela dell'ambiente, innovazione e riduzione delle disuguaglianze.  Mettere in campo  interventi rapidi sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’economia , puntando sulla  semplificazione delle procedure  e tenendo insieme l’ innovazione e la riduzione delle disuguaglianze , come oggi solo gli investimenti green consentono. Perchè la questione ambientale, ancor di più oggi, nel pieno di una grave crisi sanitaria ed economica, non è uno dei temi sul tavolo ma "la questione" che definirà le forme dello sviluppo, è la grande opportunità per creare lavoro, per rendere più competitiva l'economia, per spingere innovazione e ricerca e combattere le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali. E  l'ambiente   rappresenta l'unico vero fattore di sviluppo  per un territorio...
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  Cambiamenti climatici, in Europa ogni anno danni per 12 miliardi di euro La cifra potrebbe aumentare addirittura a 170 miliardi nel caso in cui le temperature dovessero aumentare ulteriormente. La Commissione Ue vara una strategia di adattamento con la creazione di un nuovo osservatorio sul clima e la salute Gli effetti dei cambiamenti climatici e le avversità metereologiche provocano ogni anno in Europa danni pari ad almeno 12 miliardi di euro. Conseguenze economiche devastanti che potrebbero lievitare addirittura a 170 miliardi nel caso in cui le temperature dovessero aumentare ulteriormente. Con costi sociali e sanitari enormi, basti pensare all’ondata di caldo che nel 2019 nel vecchio continente ha causato la morte di 2.500 persone. Per fare fronte a questa emergenza annunciata, la Commissione Ue ha varato una strategia per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Tra i primi interventi su cui punterà Bruxelles vi sono la creazione di un nuovo osservatorio sul clima e la salut...